domenica 23 marzo 2014

Relazione di Francesca Romanela - Maestra di Giocodanza®


Tesina d'esame di Francesca Roanella
Corso di Formazione Professionale Giocodanza® 


Brescia - Anno Sociale 2013-2014


  Ho pensato a lungo a cosa avrei potuto scrivere riguardo questa esperienza, per questo motivo ho aspettato fino all'ultimo per inviare tutto.
  Avevo scelto di intraprendere questo percorso del Giocodanza, prettamente come corso per arricchire il mio bagaglio culturale e professionale.
  Non mi sarei mai aspettata invece, che queste poche lezioni potessero condizionare così profondamente la mia visione di Insegnante ed educatrice, non mi sarei mai aspettata di trarre così tanto in così poco tempo, e non parlo solo di professionalità o metodo di insegnamento.

  Mi viene da sorridere se ripenso alla prima mattina, ero caricatissima ed entusiasta come al solito. Sono sempre stata così, adoro intraprendere percorsi nuovi, conoscere e mettermi alla prova.
  Sono arrivata senza avere la minima idea di cosa aspettarmi, anche se sin da subito mi sono sentita come a casa, attorniata da altre ragazze con la mia stessa curiosità e col mio stesso desiderio di imparare qualcosa che vada ben oltre la lezione intesa soltanto come serie di esercizi.

  remetto che come allieva posso ritenermi molto fortunata, ho avuto insegnanti che per me sono come una seconda famiglia, penso che sia una cosa molto importante. Perché quando vado a lezione per me non è soltanto il momento dove apprendo la meravigliosa arte della danza ; è un rifugio, un posto dove ci sarà sempre non soltanto un insegnante ma anche una maestra, nel senso più vero del termine, una maestra di vita.

  Questo è esattamente quello che ho ritrovato in queste lezioni, un aspetto che penso sia fondamentale e immancabile. Dove attraverso il gioco e la passione per la danza è importante anche tenere conto del lato emotivo del bambino, per questo motivo ho apprezzato tantissimo la lezione con la psicologa. Tante volte non ci rendiamo conto di cosa ci sia dietro i comportamenti dei nostri allievi e ho capito che è prezioso riuscire ad andare oltre, dando fiducia al bambino per ottenerne in cambio.
Inoltre, l’aspetto che mi ha affascinata maggiormente, seppur possa sembrare banale, è l’approccio ludico col quale il Giocodanza accompagna il bambino nell’apprendimento di un’arte, nel modo più naturale possibile.  
  “Il gioco è il lavoro dei bambini” frase che mi è particolarmente rimasta in testa. Mi ha ricordato quando da piccola, correvo di qua e di la indaffaratissima, immersa nel mio mondo! Purtroppo oggigiorno a causa dell’evoluzione tecnologica, i bambini spesso sono vittime dell’ipocinesi, così è importantissimo a mio avviso che abbiano l’occasione di riscoprire l’uso dell’immaginazione e della creatività attraverso le lezioni.
  Questo è quello che ha significato per me questa bellissima esperienza, prima di tutto a ricordarmi che se non considerassimo ogni bambino prezioso e unico, ricco di colori, di nero e di sfumature, saremmo soltanto delle addestratrici e non delle vere e proprie maestre.

  Penso infine che una buona insegnante sia quella che, al termine di ogni lezione possa uscire con il sorriso, soddisfatta per ciò che è riuscita a trasmettere ai propri allievi, e ancora di più per gli insegnamenti che da loro è riuscita a trarre.

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