domenica 8 novembre 2009

I genitori del 2° ciclo livello1/2 - lezione di Danza

 Bambini per un’ora…



Seduti in sala d’attesa, come ogni martedi e venerdi, noi genitori scambiamo due parole.
Gli argomenti di solito spaziano dalla scuola al lavoro, questa volta si parla solo di una cosa: la nostra lezione di Danza!
E questo è il racconto della nostra speciale esperienza:


venerdi 27 novembre 2009, ore 18:00 Accademia dello Spettacolo.
Questo l’appuntamento fissato.

Ed eccoci tutti pronti negli spogliatoi: rigorosamente in tuta, sui nostri volti tante sono le espressioni disegnate. Tensione: sì, perché ce n’è dietro ogni sorriso, in fondo chi è pronto per una tale novità?
Imbarazzo: si guarda a destra e sinistra con l’aria di far finta di niente ma celando una profonda emozione. Gioia: quella di genitori e figli uniti e pronti a condividere qualcosa.
Al suono della campanella tutti dentro….tutti dentro per un’ora….. e per un’ora siamo tornato bambini!
Di fronte a noi un mito della Danza: Marinella Santini, e intorno a noi sbarre e specchi: wow! La lezione ha inizio: noi siamo i protagonisti. Le bambine ci osservano con faccette birichine, è buffo per loro vederci in difficoltà nel fare le loro cose. In fin dei conti siamo tutti un po’ impacciati, ma sicuramente divertiti e disponibili ad affrontare tutto ciò che ci viene, non solo proposto, ma anche perfettamente spiegato.
Ogni gioco, ogni movimento, ogni esercizio ha un significato che va oltre la sua dinamica. E giocare, muoversi con la musica, nascono da dentro. Bisogna sapere ascoltarsi e lasciarsi andare, farsi coinvolgere e trasportare. E così è successo.
Siamo tornati tutti bambini, con il solo senso dell’ingenuità e della genuinità, con la creatività che spesso è schiacciata da mille forme e apparenze della vita quotidiana. E’ bello ricordarselo ed ancora più bello accorgersi che , in fondo in fondo, lo siamo ancora.
E tutto assume una luce diversa. Un nastro colorato ci può far urlare, strisciare, sussurrare o rotolare.
Si può fare uno sport anche senza attrezzi.
Si può far suonare una vera orchestra utilizzando parole: amo, cra, oro, sole al posto di strumenti musicali.
Si può entrare all’interno del nostro corpo ed incontrare i globuli rossi, il cuore (“esso batte….”), i polmoni, tutto a tempo di musica.
Ma la cosa più importante è percepire che tutto questo è costruito con estrena competenza.
Sapere che sul le nostre figlie viene svolto un lavoro importante, corretto, utile e divertente.
Avvicinarsi alla Danza attraverso un percorso così coinvolgente ci fa riflette su tante cose:
• Quanto conta la salute fisica delle nostre bimbe
• Quanto conta la passione nello svolgere le cose e nell’approcciarle con curiosità e creatività
• Quanto vale saper giocare con le nostre figlie : facendo una sana autocritica, forse sarebbe meglio provare a farlo più spesso
• Cosa significa ritornare bambini con semplicità
Forse è stata una lezione di danza, forse una magia: le nostre bimbe ci hanno preso per mano e trasportato - o meglio- ritrasportato in questo mondo meraviglioso.
Grazie!
I genitori del 2° ciclo livello1/2


Devo ammettere che l’idea di fare una lezione di Giocodanza® con i genitori è stata un’idea felice. Ciò che hanno scritto lo conferma e ne sono molto contenta. Come insegnante, desidero che i genitori siano consapevoli di ciò che fanno i loro bambini e provarlo di persona è certamente la cosa migliore! Mi ha riempito di gioia vedere che i “miei” genitori abbiano capito la validità del mio lavoro e lo apprezzino. Sono felice di averli portati, insieme alle loro
bambine, nel nostro mondo speciale. Sono io quindi adesso a ringraziare voi per le belle cose che avete scritto, sicuramente ripeteremo questa esperienza! Ricordate che dentro tutti noi dorme un fanciullino!
Come scrive Pablo Neruda, “Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca ha perduto per sempre il bambino che ha dentro di sé…
Garie a tutti voi
Marinella Santini

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