domenica 24 gennaio 2010

GIOCODANZA® -- Workshop per insegnanti corso di Milano di Sara Cingolani

Relazione di Sara Cingolani
La danza mi ha accompagnata sempre fin da bambina; ricordo la gioia e la felicità nel ritrovarmi a scuola di danza e intraprendere quei primi passetti che mi facevano sentire tanto ballerina. Crescendo, ho sentito il bisogno di trasmettere alle nuove leve quello che un tempo avevo provato io e che tutt’ora provo ogni volta che si parla di danza e movimento. Impresa assai ardua!!! Le generazioni cambiano, cambiano le famiglie, le scuole e le attività a cui si accostano più di frequente i bambini. Poi ad un tratto il GIOCODANZA, che mi ha fatto scoprire un mondo nuovo, un mondo di fantasia, pieno di nanetti, principesse e tanto tanto amore e rispetto per gli altri. Il GIOCODANZA ha risvegliato in me la piccola Sara che avevo trascurato ormai da tempo...Ho sempre avuto una spiccata curiosità per le cose della vita, ma adesso è diverso, persino la cosa più banale del pianeta mi si rivela uno spunto da poter prendere ed elaborare per la mia lezione. Ecco quindi che mi ritrovo ad osservare, ascoltare, assaporare, provare... finchè una lampadina non si accende in me e in quel momento sento l'esigenza di scrivere su un pezzettino di carta quell'idea che si è trasformata in gioco, in gioco educativo, in GIOCODANZA!!! Saranno poi le stesse allieve a decretarne l'efficacia.
Ricordo veramente con gioia i nostri incontri a Milano passati insieme a persone che, come me, avevano voglia di imparare. All’inizio eravamo tutti così inibiti e imbarazzati… ma è bastato un secondo, GIOCO DEL SALUTO e via ad IMPARARE GIOCANDO!!! Ed eccomi poi in quella stanza, con una bottiglia mezza piena e una cannuccia in mano... quello che stiamo per fare, mi hanno sempre detto, 'NON SI FA' e sono a dir poco emozionata... sarà forse il brivido del proibito??? Non lo so, so solo che mi sto divertendo e che in un momento inspiro e soffio in quella cannuccia... mille bollicine cominciano a scoppiettare nella bottiglia e nelle bottiglie vicine, creando un suono piacevolissimo, già, non sono solo io infatti a fare quello che 'NON SI FA' ma siamo ben 18 e dalle loro facce percepisco che sono felici e che si divertono quanto me e che la nostra è solo una piccola sfida, già, una sfida all'ultima bolla!!! Perchè in realtà quello che 'NON SI FA' è soltanto un bellissimo ed efficacissimo ESERCIZIO DI RESPIRAZIONE che ci fa tornare per un istante tutti bambini.
La cosa che più mi ha fatto riflettere è stato il riscontro psicologico e morale di tutta la questione… io poco più che ventenne mi sono ritrovata bambina, mi sono riscoperta nel gioco e mi sono sentita felice e soddisfatta di essermi riavvicinata alla fanciullezza con tanta passione e dedizione. E’ stato liberatorio!!! Sapere chi sei riscoprendoti in un gioco è a dir poco fantastico!!! La soddisfazione più grande, però, rimane quella di vedere i miei bambini a scuola di danza che arrivano pieni di entusiasmo e con una grinta e una voglia di fare che prima non vedevo in loro!!! Sentirli poi dire a fine lezione….’MAESTRA MA GIA’ ANDIAMO A CASA???’ E' sinonimo di quel benessere che provano in una semplice oretta passata a scuola di danza!!!
Secondo il mio punto di vista siamo esseri creativi e tramite il GIOCODANZA persino l'adulto crea e ricrea se stesso. Se il bambino si diverte e impara giocando, anche la maestra assieme a loro riscopre la voglia di mettersi in gioco, riscopre l'innocenza e la purezza di uno sguardo e di un gesto; tutti infatti possediamo l'ancestrale esperienza del movimento che è come un dono, che va curato e rispettato, perchè tramite esso possiamo provare sensazioni vere e riscoprire quel legame cosmico che ci unisce.
Non pretendo nulla dai miei piccoli allievi, il mio obiettivo è dar loro ciò che sono e ciò che ho imparato durante il mio meraviglioso percorso (per altro spero ancora lungo e vivace). Condividere insieme a loro le esperienze e le emozioni è motivo di grande soddisfazione per me. Io insegnante cresco assieme a loro e la cosa che mi rende profondamente orgogliosa è vederli sereni e felici. Vedere poi che il mio lavoro viene compreso e apprezzato sia dai piccoli ma anche dai loro genitori mi fa pensare che il metodo sia del tutto efficace, ma anche che la mia passione, la mia dedizione, la mia grinta e un pizzico di buona fortuna mi abbiano sempre aiutata. Fare un lavoro che piace è la via verso la felicità ed il successo, ma è anche un modo per cambiare di molto le cose. La danza è una compagna di vita nella quale ho sempre creduto, mi ha sostenuto nelle gioie e nelle sofferenze della vita, mi è stata vicina sempre. Oggi sono felice perchè finalmente ho trovato me stessa, so chi sono e chi voglio essere... e quello che voglio essere è una piccola e giovane maestra che, seppur inesperta, dedicherà se stessa ai suoi allievi.
Ringrazio veramente di cuore tutti gli ‘amichetti’ con cui ho condiviso e intrapreso questo percorso indimenticabile:
Adamo in primis e poi Serena, Federica, Maya, Angela, Adriana, Martina, Anna, Federica, Elena, Laura, Elena, Francesca, Giusy, Samantha e Ambra.
Un particolare ringraziamento va poi alla maestra Marinella che, con la sua esperienza e spensieratezza, ha saputo motivarci e renderci felici sempre!!! E un bacione a Claudia che, con la sua simpatia, ha allietato i nostri incontri e si è scoperta una bravissima dj e una fantastica compagna di giochi… non dimenticherò mai le sue scarpine da elfo!!! BELLISSIME!!!
Vi ringrazio di cuore, perché veramente mi avete dato tutto quello che cercavo.
Grazie
Sara Cingolani

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