Tesina d'esame di
Arianna Gliaschera
Corso di Formazione Professionale Giocodanza®
Corso di Formazione Professionale Giocodanza®
Brescia - Anno Sociale 2013-2014
NELLA MIA
TESTA
Ciao
sono Arianna faccio danza da quando ho 5 anni e insegno da circa 3 anni.
Insegno
danza classica, moderna, zumba e “baby dance” dai 3 ai 5 anni. Nelle prima
discipline non ho mai incontrato grandi difficoltà perché metto in pratica
tutta la tecnica che ho studiato per tantissimi anni. Il mio problema, la mia
“ansia” era sempre con i bambini più piccoli.
La
cosa che mi piace di più nello stare con i bambini così piccoli è che
involontariamente ti fanno capire il loro stato d’animo, riesci a capire senza
parole se si divertono, se si annoiano, se si sentono a loro agio o se hanno
qualche difficoltà. Nonostante io sia molto solare, coinvolgente vedevo che mi
mancava qualcosa… ma cosa????
Non
avevo proprio più idee, pensavo che con bambini così piccoli non si potesse
fare altro che: farli correre, farli ballare liberamente, farli giocare al
ballo delle statuine così iniziai a cercare notizie dai libri dei suggerimenti
su internet e trovai “gioco danza di Marinella Santini”. Comprato, sfogliato,
messo in pratica. Già sfogliando quelle pagine mi si era aperto un mondo nuovo
che andava di pari passo con la danza pieno di fantasia e immaginazione il
quale non avevo mai incontrato in tutti i miei corsi frequentati da 17 anni a
questa parte.
Inoltre
trovai questo percorso di formazione e senza pensarci 2 volte decisi di
iscrivermi.
>> Ora
eccomi qui alla fine del corso.
Le
mie valutazioni sono molto positive sia per la grande insegnante Marinella
Santini ma soprattutto per le cose pratiche che mi ha insegnato. Già leggere
“la nuova propedeutica…ovvero: imparare giocando!” ti fa venir voglia di
frequentare il corso. Chi non vorrebbe imparare qualcosa, qualsiasi cosa
GIOCANDO! Che meraviglia! Soprattutto nel mondo della danza che è visto sempre
come un ambiente rigido, pieno di regole. Con questo metodo al contrario, riesci
ad apprendere la tecnica con qualche sorriso in più.
Io
personalmente già mi sento molto bimba, mi piace sentirmi così e con i miei
allievi cerco sempre, nei limiti del possibile, di mettermi in gioco con loro,
di sentirmi parte del gruppo ma con i bambini di 3 anni ho avuto sempre qualche
difficoltà in più. Grazie ai giochi del metodo
GiocoDanza, soprattutto quelli di fantasia, sono riuscita a integrarmi con
molta più facilità nel loro mondo, ho provato sulla mia pelle cosa vuol dire
far finta di essere un elefante, una principessa, un pappagallo e se per me è
stato meraviglioso nei loro occhi vedevo molto di più.
Ora
non mi preoccupano più le lezioni, le preparo a casa e se vedo che qualcosa non
va mentre la facciamo ho altre 300 proposte nel cassetto pronte per essere
usate.
Vorrei concludere con questa
frase che amo e che il primo giorno ha citato Marinella all’incontro e voglio
ribadirla perché la condivido in pieno:
“Il bambino che non gioca non è un bambino,
ma l'adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé.”(Pablo Neruda)
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