Tesina d'esame di Giada Saglibene
Corso di Formazione Professionale Giocodanza®
Corso di Formazione Professionale Giocodanza®
Brescia - Anno Sociale 2013-2014
Cari
bambini,
vi voglio
raccontare una storia.
C’era una
volta in una città genovese una piccola ballerina, che tutti i giorni faticava
per diventare sempre più brava a danzare. La Danza era la sua vita, la sua passione.
La sua mamma la portò a danza all'età di due anni e quando ancora aveva il
pannolone, la bimba si intrufolava in
lezioni di ragazze grandi e col suo sgabellino faceva finta di fare la sbarra
anche lei.
La bimba
crebbe sempre più determinata nei suoi studi e un giorno si rese conto che non
sapeva cosa voleva fare da grande.
Un
infortunio al ginocchio la portò a riflettere maggiormente e a capire che
avrebbe dovuto correlare alla danza qualcos'altro che le desse un qualcosa per
il futuro. Allora andò all'università , si chiamava scienze dell’educazione, e
qui capi che c’èra una cosa che voleva fare
e che l’ha sempre appassionata …… stare con i bambini !!!
Un
giorno era molto stanca e si addormentò in un sonno profondo che la portò in
viaggio verso un nuovo mondo di nome Giocodanza®. Li tutto era magico, persino la sua
insegnante di danza, di nome Marinella. Lei era la regina del posto e aveva con
se una piccola orsetta di nome Lulù con cui parlava sempre. In questo sogno la
ballerina ritornò una bambina e incontrò altre ballerine provenienti da tutta
Italia e con diversi trascorsi.
La bambina fu incuriosita da questo mondo che
non aveva mai conosciuto, pieno di fantasia , creatività e gioco.
La regina
portò queste sue bambine in un castello magico pieno di stanze che si
trasformavano, e quando vi entrarono (al
suo interno) anche loro diventarono delle bellissime principesse.
Uscite da
quel castello andarono nella giungla, si trasformarono in piccoli animaletti,
volarono con il magico paracadute, diventarono delle piccole api e delle sirene,
insomma scoprirono che esisteva un mondo fatto di magia e sogni.
La ballerina tornò grande, aprì
gli occhi e capì che aveva solo sognato, ma che quel sogno le aveva fatto
riscoprire il fantastico mondo misterioso dell’infanzia.
Quel sogno le rimase
nel cuore e lo raccontò alle sue bimbe di danza e loro affascinate le
chiesero se potevano trascorrere quella
bellissima avventura.
La ballerina ormai maestra gli rispose di si e che ogni
giorno potevano avere dei momenti magici e viaggiare con la fantasia in altri
mondi perchè attraverso il gioco le paure si allontanano, ci si può esprimere,
crescere e scoprire ogni giorno qualcosa
di nuovo.
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