venerdì 21 marzo 2014

Relazione di Stefania Borella Maestra di Giocodanza®



Tesina d'esame di Srefania  Borella

Corso di Formazione Professionale Giocodanza®
Brescia - Anno Sociale 2013-2014

“ Open your mind, arms, and heart to new things and people, we are united in our differences.
Life is about the people you meet, and the things you create with them, so come in and start creating.”
  Ecco, non potevo far altro che iniziare con questa frase; da qui  parte  la mia esperienza con te Marinella e con il giocodanza!
 La frase che vedi scritta sopra occupa un’ intera parete dello spazio che a settembre 2012 ho inaugurato con due carissime amiche in un paese vicino Padova!
In realtà se ci penso è la realizzazione del sogno che è stato chiuso nel cassetto fin da quando ero bambina e che solo con l’aiuto di due amiche, ora mie socie, sono riuscita a rendere possibile.
  Tutto nasce dalla voglia per prima cosa di divertirci insieme e di condividere le nostre esperienze di ballerine ed insegnanti in uno spazio “nostro”, dove poterci esprimere senza nessun limite e regola e con il desiderio di proporre un’idea di danza diversa, pura, viva dove ogni bimbo e ragazzo, mantenendo la propria personalità, riesca a riconoscersi!
  Una sfida basata soprattutto sul rispetto delle differenze considerate delle importanti risorse  e non dei limiti.
 Il nostro obiettivo è quello di non stereotipare l’allievo in un linguaggio accademico codificato, ma di  lasciarlo libero di esprimersi in base alla propria creatività e senso artistico, così da sovvertire i vecchi canoni e pregiudizi che fanno della danza una disciplina per pochi, proponendo al contrario una danza rivolta a tutti coloro che vogliono semplicemente mettersi in gioco.
  Nel voler passare quest’idea di danza, diversa da quella proposta nelle scuole soprattutto della nostra zona,  l’anno scorso mi sono chiesta quale potesse essere il modo migliore per trasmettere l’amore per quest’arte  soprattutto ai dei bimbi, per riuscire a passargli delle nozioni di tecnica senza però annoiarli.
Mi sono quindi messa alla ricerca di un seminario, un workshop o qualcosa che riuscisse  a darmi stimoli nuovi in linea però con la mia idea di danza e di  movimento. Cercando in internet, mettendo sul motore di ricerca gioco (perché era da li che volevo partisse tutto) è uscito giocodanza; mi sono quindi per prima cosa ordinata il libro e pian piano ho iniziato ad inserire alcuni dei giochi e delle tecniche d’insegnamento nelle lezioni delle bimbe più piccole.
  Mi rendevo conto che la cosa funzionava ma sentivo comunque la necessità di approfondire e capire meglio il metodo, e sempre grazie al vostro sito ho visto il percorso formativo per insegnanti.
  Devo essere sincera, all’inizio ero molto titubante (lo sono di carattere J) e poco fiduciosa, ma mi sono detta “beh io provo….sicuramente imparo qualcosa di nuovo”.
Quindi sono arrivata a Brescia per il primo week end di corso e devo dire che mi sono davvero ricreduta!
  L’esperienza del primo week end è stata davvero interessantissima, sono tornata a casa caricatissima con una gran voglia di fare lezione con le mie bimbe per poter trasmettere loro il più possibile tutta la passione che in due giorni tu eri riuscita a passare a me!
  La cosa che più mi ha colpita è stato il modo in cui nei vari esercizi proposti sei riuscita ad inserire elementi che arrivano da tutti gli stili di danza, una sorta di contaminazione che in tutti i corsi e seminari che avevo seguito fino ad ora  non mi era mai capitato di vedere!
Esercizi di floorwork e di contact mischiati con la tecnica classica accademica!

  >> Altra cosa che davvero mi ha stupito è stato il modo di relazionarti con noi “bimbe”; sei riuscita a farci entrare nella dimensione magica dei bambini!!!!
Beh…lasciami passare il termine….una gran figata!!!!
 
  Sono tornata a casa e la cosa che ho detto alle mie due socie è stata: “ok forse c’è qualcuno che la pensa come noi, che insegna una danza per i bambini, non per adulti, che propone ai bimbi nozioni di tutti gli stili, in modo da captare quello che realmente sia giusto per loro, senza inscatolarli e dando la possibilità di usare la fantasia!”

  Mentre dicevo loro queste cose mi sono anche detta, ma perché non usare dei giochi e questo metodo anche con i gruppi avanzati?! Il risultato è stato un successo, tutti i giochi/esercizi proposti sono stati accolti con tantissimo entusiasmo da tutti i nostri allievi!!!!!

  E’ stata una grande emozione vedere i ragazzi più grandi mettersi in gioco con il giocodanza, anche se la soddisfazione più grande è arrivata dalle bimbe più piccole quando il 9 febbraio si sono scatenate su un palco con 800 persone di pubblico e appena scese mi hanno chiesto:
“ma quando si balla ancora ????”
In realtà penso che la vera gioia per un insegnante di danza sia quella di vedere i propri allievi divertirsi sul palco, ballare davvero, ballare con gli occhi, senza nessun tipo di filtro o di maschera, di ballare con il corpo ma soprattutto con il cuore! Ballare senza ansia  ballare per divertirsi, ballare per condividere con lo spettatore e non per spirito di esibizione!
Nel “giocodanza” io rivedo tante cose della mia danza.
Lo vedo un metodo estremamente professionale e di livello, studiato ad hoc per i bambini di questa generazione.

  Ricordo che quando ho iniziato danza, all’età di 4 anni, non c’era la possibilità di esprimersi nel ballo libero o di usare oggetti che potessero stimolare la fantasia, c’era solo tecnica, studio e tecnica  tutto inserito in un ambiente estremamente formale  e serioso!
 Penso invece che ai bambini sia giusto dare la possibilità di restare bambini, e soprattutto ricordarci noi adulti che tutti siamo stati bambini e che lo resteremo per sempre!
 Io ti ringrazio per l’opportunità che mi hai dato e per l’esperienza che mi hai fatto vivere in questi mesi, ne farò tesoro!
Grazie grazie grazie!!!!!!

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