lunedì 24 gennaio 2011

Giocodanza ® Corso Milano 2011 - Eleonora Bescapè

  
Sono venuta a conoscenza del corso tramite un’amica che insegna danza. Nel campo dell’insegnamento non ho praticamente alcuna esperienza; solo sporadicamente mi è capitato di sostituire qualche mia amica.
 
 Ho ritenuto che la mia partecipazione al corso fosse un’opportunità di arricchimento sia per un futuro di insegnante nell’ambito della danza sia come approfondimento per il mio percorso formativo universitario. Attualmente frequento il corso di scienze dell’educazione.
  
Devo dire che qualche anno fa, quando per la prima volta sentii parlare del giocodanza®, ero un po’ scettica. Ovviamente quando iniziai il mio percorso di danza i metodi di insegnamento utilizzati erano altri.
   L’approccio con la sbarra e con la danza classica, se pur graduale, fu abbastanza immediato.Per questo motivo, la mia “ignoranza” in merito a questo metodo di insegnamento mi ha portata a pensare che fosse solo “principesse e pirati” , come è già stato accennato in sala.
  
In seguito, parlando con delle mie amiche, ho capito che in realtà giocodanza® è molto di più.
  Ciò mi è stato confermato anche durante il corso. Ho capito che non si tratta solo di gioco ma è anche creatività e fantasia, il tutto supportato da tecniche precise per il sano e corretto sviluppo corporeo del bambino.
 
 Purtroppo, non insegnando danza e non avendo in programma nel mio piano di studi attuale un lavoro con i bambini (ma solo con altra utenza), non ho ancora avuto modo di mettere in pratica tutto ciò che ho appreso; d’altro canto mi metterei in gioco e mi confronterei ben volentieri con tutto ciò, consapevole del fatto che, spesso, mettere in pratica ciò che si apprende, ovvero la pura teoria, non è poi così semplice e scontato.
 
E’ stato molto interessante capire come i destinatari di questo metodo non sono solo bambini che frequentano i corsi di danza ma più in generale può essere utilizzato con tutti i bambini. Dai giochi per la postura, a quelli per lo sviluppo del campo visivo e uditivo ai giochi per la percezione corporea, sono tutti elementi che completano lo sviluppo del bambino.
 
Un altro elemento che mi ha colpita è stata la presenza e l’utilizzo costante della creatività e della fantasia, ma soprattutto sono rimasta affascinata da come, utilizzando semplici oggetti comuni, siano nati esercizi che, se fossero stati presentati in altro modo, sarebbero risultati noiosi e perché no anche “antipatici” ai bambini.
  In particolare, come ho già avuto modo di dire poco fa, i giochi di fantasia mi sono rimasti nel cuore. Da “Madame Spokky” al “castello misterioso” alla “principessa nel bosco”.
 
Purtroppo non avendo mai insegnato non posso aggiungere altro.
  In conclusione posso affermare che questo corso è stato un’esperienza costruttiva e positiva ai fini dei miei studi e a livello personale.

Eleonora Bescapè corso di Milano 2011 - little_white_swan@hotmail.it

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