lunedì 24 gennaio 2011

Relazione del GIOCODANZA® di Elisa Garbarini - Corso di Milano 2011

   Premessa: La cosa più difficile di questo corso è stata mettermi davanti ad un foglio bianco e iniziare a scrivere. Si rimane molto influenzati dai suoi esercizi e riuscire ad inventarne altri, che lei non abbia già fatto, hanno dato fondo a tutta la mia fantasia o quasi.
   Sto ancora metabolizzando tutto il materiale su cui abbiamo lavorato, sicuramente ritengo che tornare bambini sia la più grande fortuna di noi insegnanti.
   Se devo tirare le somme di questa esperienza:

1. mi ha confermato di essere sulla giusta strada, poiché ho trovato giochi simili a quelli inventati da me in precedenza;
2. mi ha aiutato a proporre esercizi impegnativi senza il terrore di annoiarli;
3. Sicurezza. Sicurezza di far crescere i miei allievi nel modo giusto. Il desiderio di ogni insegnate è avere la classe piena, ma la loro salute e crescita strutturale sono la prima cosa cui dobbiamo pensare;
4. questo è al di fuori del corso.

   Al Midanza di Milano mi sono seduta lontano, ed ho osservato l’approccio che Marinella ha con i bambini, e mi ha aiutato a capire il lavoro che devo fare su me stessa. Gestire le situazioni critiche, attirare la loro attenzione ed essere apprezzata; questo non si può insegnare, ma osservare qualcuno con molta più esperienza aiuta.
   Ho proposto ai bambini alcuni dei suoi esercizi, anche se non avevo dubbi, siccome la prima a divertirsi ero stata io. Con stupore la loro fantasia si è accesa e in alcuni giochi sono stati proprio loro a propormi delle modifiche senza che io lo richiedessi, segno che si sentivano coinvolti.
   Il Giocodanza mi ha dato altre basi su cui lavorare per sviluppare e creare altri giochi. Usare solamente giochi inventati da un'altra persona, non mi farebbe sentire appagata come insegnante, anche perché lo scopo con cui mi sono iscritta non era quello di copiare un metodo, ma migliorare e ampliare le mie conoscenze.

Corso di Milano - Elòisa Garbarini

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