lunedì 24 gennaio 2011

Relazione di GIOCODANZA® di Sonia Biscella - Milano 2011

   Io sono Laura, la mamma di Elena. Avendo fatto danza da giovane ho sempre sperato di avere una bambina per indirizzarla alla danza, una delle mie grandi passioni. La mia fantasia così si è scatenata: immaginarla in un bellissimo tutù mentre danza leggiadra era più di un sogno per me. Quando Elena si avvicinò a compiere i 3 anni e mezzo sentì che nella scuola di danza che frequentavo da giovane avevano aperto un corso per bambini di 4 anni.
 
All’inizio però ero un po’ scettica: Elena era ancora piccola, non pensavo potesse cominciare così presto ad accostarsi alla danza. Alla fine mi sono decisa; ho pensato che se avevano aggiunto un corso così ci sarà stato un motivo! Allora ho iscritto Elena, che all’inizio sembrava un po’ titubante all’idea. Già dalla prima lezione però all’arrivo a casa ha cominciato a raccontarmi delle magie che facevano insieme alla maestra, dei burattini, delle sirene, delle farfalle.. Sinceramente non capivo appieno cosa mi stesse dicendo, se parlasse di esercizi o solo di giochi. Allora dopo qualche lezione ho deciso di rivolgermi direttamente all’insegnante, una ragazza giovanissima in effetti, per avere qualche chiarimento.
  
Non che mi preoccupassi più di tanto, vedendo Elena così contenta e smaniosa di tornare alla nuova lezione. Parlando con l’insegnante ho scoperto che utilizza un nuovo metodo d’insegnamento per i più piccoli chiamato Giocodanza, dove l’esercizio si lega al gioco, sviluppando sia i “muscoli” che la fantasia. Mi è sembrata un’idea fantastica e mi pare che le bambine ne siano entusiaste, parlando anche con altre mamme nello spogliatoio. Essendo in programma una lezione aperta, dove i genitori possono assistere ad una lezione dei propri figli, non vedevo l’ora di scoprire questo Giocodanza, visto che l’insegnante non mi ha raccontato tutto con precisione per non togliermi la sorpresa.
  
Arrivato il giorno della lezione ero più agitata io di Elena! Quando siamo stati tutti pronti l’insegnante ha speso qualche parola per introdurci al metodo: ci ha spiegato che per bambini così piccoli il modo migliore per imparare è attraverso il gioco e che nonostante tutta la lezione sia impostata sul divertimento i bambini lavorano inconsapevolmente sulla postura, sul senso del ritmo e sfruttano anche la loro fantasia, sempre meno espressa ai giorni nostri; ovviamente poi si tutela la salute e il corretto sviluppo di ogni bambino, fattore importantissimo dal mio punto di vista.
  
Durante la lezione ho notato che le bimbe erano molto spesso in movimento: camminavano, correvano, saltavano,.. Ripensando ai miei anni di danza ricordo che quando ero più piccola a volte era molto noioso perché dovevamo stare tantissimo tempo a terra a fare esercizi o in piedi a camminare sempre nello stesso modo.
  
Così invece le bambine fanno lo stesso tutti gli esercizi ma con una componente nuova: il divertimento! Poi ho notato che a momenti di gioco intenso si intervallavano momenti di “relax” dove le bambine si riposavano e facevano giochi più tranquilli e a volte di pura fantasia e rilassamento. C’erano poi tanti tipi di gioco, qualcuno impostato più sulla conoscenza e relazione con le altre bambine, qualcuno più sull’improvvisazione e sullo sviluppo della creatività e dell’originalità. Alla fine ho capito anche perché non ci è permesso assistere alle lezioni di solito: le bimbe tendevano a distrarsi facilmente cercando lo sguardo della mamma o del papà, senza riuscire a concentrarsi per i vari giochi. L’insegnante poi è stata molto brava a mantenere l’atmosfera per tutta la durata della lezione e a tenere alto l’interesse delle bambine che si divertivano giocando tutte insieme. Non deve essere facile tenere d’occhio 14 bambine, eppure con il Giocodanza erano tutte attente per entrare in un nuovo mondo fantastico creato dalla maestra, che le dirigeva e le guidava.
  
E’ stata una bellissima esperienza vedere la mia bambina divertirsi così; adesso capisco perché ogni volta non vede l’ora di andare a danza. Sono contenta di averla iscritta così presto, così imparerà a stare con le altre bambine, a sentire il ritmo, a muoversi a tempo, ad usare la sua fantasia e ad essere meno timida nel mostrarsi agli altri.
  
Ora sono ancora più impaziente di vedere la mia piccolina al saggio di fine anno!


Corso di Milano 2011 - sonia Biscella - soniachan@hotmail.it

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