domenica 30 gennaio 2011

Relazione GIOCODANZA® di Mariarosa Marenghi - Torino 2011

   Dopo aver frequentato il corso di Giocodanza, Marinella ha richiesto una relazione scritta. Io avrei innumerevoli concetti da manifestare ma leggendo le altre relazioni dei tanti partecipanti ai corsi passati, mi sono resa conto che è stato già scritto tutto quello che vorrei esprimere e allora mi trovo qui davanti al computer e penso: - Adesso cosa dirò che non è stato già esposto? Potrei raccontare la mia storia cominciando così: - “ Sin da bambina ho la passione per la danza “, … No, no! Troppo banale, e soprattutto comune a migliaia di storie simili; allora, per essere diversa dagli altri ho deciso di raccontare il finale della mia storia con la speranza che sia l’inizio di una lunga carriera.
    Sono una cinquantenne e solo da quattro anni insegno danza creativa. Sono un’autodidatta poiché non possiedo un diploma accademico di danza; tuttavia nel corso della mia vita ho fatto, e faccio tuttora, salti mortali pur di frequentare corsi di danza, partecipare a seminari, aggiornarmi continuamente, leggere libri specializzati.
    Da quando esiste Internet, vi navigo spesso alla ricerca di siti sull’argomento “Movimento del Corpo” e un giorno appunto ho trovato la parola “giocodanza” che mi ha suscitato non poca curiosità. Approfondendo il significato e l’origine, mi sono ripromessa di dover frequentare il corso non appena ne avrei avuta la possibilità economica. Finalmente quest’anno si è concretizzata la mia promessa.
    Essendo già in possesso del libro di Marinella da circa due anni, non tutto era a me sconosciuto.
    Ho trovato davvero stupefacente il metodo che ci ha trasmesso e il suo modo di porsi in classe con noi “bambine” è stato qualcosa del tutto nuovo e da me mai sperimentato. Non possedendo le solide basi della tecnica di danza classica, durante le lezioni mi sono davvero sentita come una sua alunna di cinque anni che senza alcuno sforzo, difficoltà o disagio riusciva a scoprire i segreti (per me) della danza classica divertendosi.
   - Cara Marinella, purtroppo mi manca gran parte della preparazione tecnica come hai potuto notare dai miei “ saltini ”, ma ogni volta che “ GIOCODANZO ” con le mie bambine del corso di danza creativa, il desiderio di chiederti di poter iscrivermi alla tua scuola cresce sempre di più, spinto dall’ambizione di poter proseguire gli studi di danza classica “ fino all’età adulta “ e, una volta “ cresciuta “, di cercare di essere una maestra favolosa come te.
    QUESTO E’ QUELLO CHE VOGLIO FARE DA GRANDE!
Mariarosa Marenghi

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