lunedì 24 gennaio 2011

Relazione del GIOCODANZA® di Di Massimo Giorgia corso di Milano 2011

    Il bambino deve essere percepito come un essere in grado di pensare e comunicare con gli altri in modo attivo e non passivo.
   Questo è uno primi insegnamenti che ho ricevuto dalla facoltà di Psicologia, ma fino a quando lo studi sul libro e non lo provi sulla tua pelle, quella frase rimane solo una semplice affermazione trovata su di un semplice libro.
   Partecipare a questo corso è stato per me una grande conquista, nel senso che mi ha dato la possibilità pratica e reale, di capire ed entrare in quel mondo fantastico dei bambini dove è complicato compiere anche solo un passo, per la paura di dare loro in insegnamento scorretto. Conoscere tutti quei giochi, capire come meglio rapportarsi a loro ha fatto si che le mie bimbe, a danza, si divertissero sempre di più anche svolgendo dei veri e propri esercizi, dato che questi venivano sempre presentati sotto forma di gioco.
   All’inizio credevo che questo corso non potesse essere così ricco d’informazioni, utile ma soprattutto così divertente. È stato inoltre un modo per conoscere e confrontarsi con altre persone non solo a livello umano, ma anche dal punto di vista dell’insegnamento.
  A tal proposito, sono contenta del modo in cui sono stati presentati i giochi, dato che ho avuto l’ opportunità di conoscere un particolare stile di insegnamento, che permette di instaurare un rapporto anche amichevole e affettuoso con i propri allievi, piccoli o grandi che siano.
  È stato inoltre molto piacevole, trasformarsi per qualche ora in una piccola bimba di 4-6 anni non solo per il gioco in sé, ma perché quest’ultimo offriva la possibilità di “staccare la spina dalla solita routine quotidiana”, permettendomi di ritrovare un sano e puro divertimento. Dal mio punto di vista quindi, non riesco e non posso trovare alcun lato negativo del Seminario perché è stata un esperienza unica e che rifarei.
   Dal punto di vista delle bambine, posso dire che ho avuto un forte riscontro e molte richieste di ripetere alcuni giochi perché li trovavano molto divertenti e appassionanti. Le vedevo, lezione dopo lezione, sempre più contente e desiderose di imparare altri giochi pur non capendo fino in fondo la funzionalità che il gioco aveva in realtà e la forza di questo Giocodanza, per me, è proprio questa, ovvero essere riusciti a creare dei giochi non solo divertenti e coinvolgenti, ma che abbiano anche lo scopo di far conoscere al bambino il proprio corpo, arrivando a dargli una totale percezione di se stesso.
   In conclusione credo che sia importante, nel mondo della danza, crescere in maniera corretta bambini e bambine perché essi rappresentano il nostro futuro, porteranno sempre con loro i primi insegnamenti avuti, così come l’affetto ricevuto dalla loro insegnante, gli errori corretti e tante altre cose ancora. Credo anche, che il ruolo di una vera insegnante, non solo di danza ma della vita in generale, debba essere quello di capire, sostenere, confortare i propri allievi mostrandosi sensibile e disponibile con loro, affinchè l’insegnante possa essere vissuta con affetto, stima e rispetto reciproco e dall’approccio che questo corso di Giocodanza mi ha dimostrato di avere, posso affermare che il metodo utilizzato rispecchia la mia ideologia di insegnante sopra descritta.

Di Massimo Giorgia - Corso di Milano 2011- giorgy-04@libero.it

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